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In casa c'è più gusto
E’ inutile girarci intorno, a farsi il pane in casa c’è più gusto e la crisi ci spinge a provare. Di sicuro essere l’artefice di una bella pagnotta creata con pochi ingredienti è sicuramente una bella soddisfazione. Non parliamo poi della bella figura con gli ospiti se si presenta un cestino che ne contiene diversi tipi, cambiando la farina: kamut, segale, farro, manitoba, avena. Ci sono i cultori del pane naturale, che vanno alla ricerca di farine biologiche e che si fanno in casa anche il lievito con la pasta acida. E chi non rinuncia a quel tocco in più, aggiungendo semi di sesamo, di lino o di girasole, oppure olive e noci. Imparare sulla spianatoia richiede tempo e fatica, anche se divertente. Oggi le macchine per il pane hanno prezzi tutto sommato abbordabili e sono programmate per fare tutto basta dosare i vari ingredienti. In più si può scegliere il programma che più ci aggrada, in modo da ottenere una crosta più o meno croccante e scura. Nel giro di qualche ora sforna un pane genuino ed economico.
Un gran del risparmio
In media si spende al chilo poco più di un euro. Se moltiplicato per i 150 chili di pane che una famiglia italiana consuma mediamente, il risparmio può andare dai 120 ai 269 euro all’anno, a seconda della tipologia di pane considerata come termine di paragone.
La forma a “cassetta”
La macchine per il pane possono avere diverse capacità: in genere si riesce a preparare in una sola volta una quantità di pane che va da mezzo chilo a un 1,8 chilogrammi. Il pane ottenuto da questi piccoli elettrodomestici è “a cassetta”, tipo un parallelepipedo. Il pane preparato in casa se conservato in un sacchetto di cotone o in un panno, dura più a lungo, soprattutto se si usa la farina di semola di grano duro che ha il pregio di assorbire più acqua rispetto a quella di grano tenero.
Programmi la cottura
Ci sono apparecchi con pochi programmi e altri che ne hanno addirittura venti, senza incidere sul rendimento del prodotto finale. I programmi comuni alla maggior parte delle macchine sono almeno quattro: per panne bianco, per pane “rapido”, per quello integrale e per il solo impasto. Quest’ultimo utile per fare gli impasti per pizza e dolci. Grazie al timer, la maggior parte dei modelli permette di programmare una partenza ritardata. Questa funzione censente di far lavorare la macchina di notte, sfruttando anche le tariffe energetiche più basse, e di avere il pane caldo al nostro risveglio.
Da valutare prima dell’acquisto
Altroconsumo ci indica quali sono le macchine per il pane migliori. Per quanto riguarda le lame è sufficiente acquistare una macchina con una sola lama anziché con due. Vista l’esigua quantità di ingredienti che si devono impastare una lama basta e avanza. Un aspetto da non sottovalutare, prima dell’acquisto, è quello dello spazio che occuperà in cucina. Non basta che ci stia: occorre dello spazio intorno, sia in altezza sia di fianco, dal momento che la macchina per il pane è uno elettrodomestico che tenda a scaldarsi molto. Tra le macchine in commercio che Altroconsumo considera le migliori ai test o di buon rapporto qualità prezzo indica: Panasonic SD-zb2502 e Moulinex OW3101.
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Le macchine domestiche sfornano un pane genuino ed economico, vediamo le migliori |
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