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La scelta di un buon olio extravergine
La tradizione mediterranea ci ha abituato a usare olio d’oliva extravergine quotidianamente. Ciò ha fatto salire i consumi con il rischio di frodi anche a livello internazionale. Scegliere un buon olio non è, dunque, sempre facile. L’offerta sul mercato è vasta e nel mezzo finiscono anche prodotti non sempre di buona qualità. Questo perché l’olio extravergine è il condimento più sano, ma anche il più caro. Se si considera il costo di vendita dell’olio extravergine si intuisce perché ci sono molte frodi.
Molti gli espedienti
Gli espedienti usati sono molti: dall’aggiunta di olio meno pregiato (di semi, soia,colza,girasole) o di olio di oliva raffinato (con caratteristiche qualitative inferiori) fino all’uso di olio di sansa (estratto con solventi, dalla pasta che rimane dopo la prima spremitura delle olive. Tutte queste operazioni danno origine a prodotti di qualità inferiore rispetto a quanto pubblicizzato.
Molte le tecniche per frodare
Con l’aumento dell’attività di controllo, le tecniche per frodare il consumatore si sono fatte sempre più sottili e difficili da smascherare; l’ultima conosciuta, per esempio, prevede l’aggiunta di olio deodorato, ovvero rettificato con trattamenti più blandi che non vanno a modificare di molto la composizione generale del prodotto, così come prevista dalla legge. In poche parole, se viene unito olio trattato in misura moderata, non si intaccano i parametri sotto controllo. L’olio è tutelato dalla legge: esiste una normativa europea che definisce sia le caratteristiche dell’olio d’oliva sia le indicazioni da riportare in etichetta.
Valutare la qualità dell'olio extravergine
Per verificare se i prodotti rispettino i parametri di qualità dell’extravergine vi sono dei requisiti stabiliti dalla legge. Per esempio, l’Acidità conta molto: è la discriminante che stabilisce se un olio si può classificare come vergine o extravergine. Essa dipende da molti fattori: il clima, il processo di lavorazione e lo Stoccaggio delle olive. Secondo il parametro europeo il limite fissato per l’extravergine è l’0,8%, oltre il quale non può essere considerato olio extravergine. Il grado di ossidazione è un processo naturale e spontaneo, che allo stadio iniziale è utile per la maturazione dell’olio. Con il tempo provoca la formazione di composti chimici sgradevoli al palato come il gusto rancido. L’esposizione alla luce a all’aria e alte temperature accelerano questo processo. L’unica forma di prevenzione contro l’invecchiamento prematuro dell’olio è conservarlo in un luogo fresco e asciutto, al riparo dalla luce e dalle fonti di calore.
Il test di Altroconsumo
Altroconsumo ha preso 25 prodotti bio e non e li ha fatti analizzare sia da un laboratorio specializzato sia da professionisti della degustazione. Il risultato: si può scegliere un olio di buona qualità al giusto prezzo. Migliore al test è risultato l’olio extravergine bio “Monini bios”; miglior acquisto l’olio extravergine “Bertolli Gentile” e “Olio extravergine Coop”.
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le tecniche per frodare i consumatori sono sempre più sofisticate |
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