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La patata Ogm
L’Unione Europea ha autorizzato la coltivazione di un tipo di patata geneticamente modificata, chiamata Amflora prodotta da una multinazionale tedesca. Questo tubero non è destinato al consumo alimentare ma all’uso industriale. Sarà utilizzato per produrre: colla, filati e carta e come mangime per impianti zootecnici. Oltre alla Amflora, sono state approvate anche altre tre nuove varietà di mais Ogm, tutte destinate all’alimentazione degli animali.
Una accesa controversia
Anche se la patata non sarà servita in tavola, finirà comunque nelle nostre pance. Se diventerà mangime per animali, i suoi geni saranno nella carne e nel latte che mangeremo. La Amflora ha infatti un gene modificato che resiste ad un antibiotico, la kanamicina, e una direttiva Ue proibisce espressamente l’autorizzazione a Ogm contenenti geni che resistono agli antibiotici, perché questo potrebbe comportare rischi per la salute umana, cioè rendere l’uomo più vulnerabile ad eventuali malattie. Ecco perché la patata è stata a lungo al centro di una accesa controversia.
Il via libera della Ue
Nonostante il via libera della Ue, ciascun singolo Paese europea resta comunque libero di scegliere se appellarsi a una speciale clausola e impedire la coltivazione di Ogm all’interno del proprio territorio nazionale.
E la salute?
Ma la patata è dannosa per la salute? Secondo Greenpeace non esistono studi che entrino nel dettaglio dei problemi causati dagli Ogm nel lungo periodo. E sono spesso lavori commissionati dalle stesse multinazionali che hanno interessi nelle coltivazioni Ogm. Secondo altri esperti il 50 per cento dei batteri che circolano nel nostro organismo sono già esistenti alla kanamicina, quindi la patata non pone in realtà nessun problema.
Una questione aperta
Rimangono i dubbi. Modificazioni genetiche ci sono anche in natura, ma i tempi della natura non sono quelli di un laboratorio. Inoltre le coltivazioni Ogm renderebbero i contadini schiavi delle multinazionali che vendono i semi. La questione è aperta.
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Spaventa gli ambientalisti, ma fa gola alle multinazionali |
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