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Una festa del dolce
Ogni novembre Milano dedica una festa al suo dolce: il Panettone. Un prodotto assolutamente unico che nasce come tanti altri dolci di ricorrenza per marcare la sacralità della festa, in questo caso del Natale. Tutti lo conoscono, ma non tutti sanno quanto può essere buono. Ecco perché vi è una degustazione gratuita di panettoni artigianali realizzati da alcuni fra i migliori pasticcieri. La seconda edizione di Re Panettone avrà luogo sabato 28 e domenica 29 novembre 2009 nelle sale del Museo Diocesano di Milano. La formula è nota: i visitatori potranno assaggiare gratuitamente ed acquistare a prezzo speciale panettoni di eccellente fattura artigianale, che siano tradizionali, innovativi o farciti.
Simbolo di Milano
Grande simbolo della città di Milano, le sue origini si perdono nella notte dei tempi. Per questo motivo Stanislao Porzio, scrittore ed esperto di gastronomia, ha scritto un libro sul panettone, il re del pranzo italiano, ma anche il dolce più contraffatto in giro per il mondo. La sua principale caratteristica è la doppia o tripla lievitazione, realizzata con lievito madre. La magia dell’impasto vivo è alla base dell’inimitabile aspetto del suo interno. Lo scrittore promuove anche la festa di “Re Panettone”.
L'origine del panettone
Il panettone come lo conosciamo oggi è l'evoluzione dei pani arricchiti di ingredienti preziosi, che venivano preparati in occasione delle feste religiose. E' una tradizione presente in tutte le culture che si rifanno alla religione cristiana. A Milano, in particolare, la storia del panettone è attestata da un manoscritto conservato nella Biblioteca Ambrosiana. All’inizio è pane di frumento che col passare del tempo si arricchisce, di burro, uova, zucchero e uva sultanina. Mancano ancora i canditi e soprattutto non viene citato il lievito. La prima ricetta che parla di lievito è del 1853.
Industriale o artigianale
Il primo panettone industriale viene prodotto negli stabilimenti Motta di viale Corsica. Nel 1935 la rivista L'illustrazione italiana già documentava l'esistenza in azienda di un forno a catena lungo trenta metri, costruito apposta per i panettone. In realtà Angelo Motta era nato come artigiano della pasticceria. In fondo nello stabilimento di viale Corsica non aveva che riportato su scala più vasta gli stessi procedimenti artigianali, standardizzandoli e meccanizzandoli. Il lievito madre sempre tale restava e tale rimane nell'industria di oggi. Fin quasi a metà dell'Ottocento il panettone era bassisimo, perchè non veniva usato il lievito. Successivamente è lievitato molto, ma solo fino a diventare un emisfero, perché veniva cotto senza stampo. La vera differenza l'ha importata Angelo Motta nei primi anni Venti.
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28-29 novembre 2009, Museo Diocesano di Milano
Corso di Porta Ticinese, 95 – Milano
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