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L'apertura al pubblico
Villa Zanardelli non è un edificio aperto al pubblico, ma in occasione della giornata del Fai, del marzo scorso, è stato possibile visitare questa splendida villa appartenuta a Zanardelli, politico italiano. Le stanze disponibili per la visita sono poche: l'ingresso, la sala da pranzo e uno studio. A cui si aggiunge la possibilità di raggiungere una torretta panoramica percorrendo circa cento gradini. Oggi la Villa appartiene alla Fondazione "Villa Paradiso" di Brescia che ha utilizzato l'edificio negli anni cinquanta per l'accoglienza dei bambini orfani e successivamente per portatori di handicap.
Residenza estiva di Zanardelli
Qui scelse di vivere Giuseppe Zanardelli: primo ministro, ministro dei Lavori Pubblici, dell’Interno, di Grazia e Giustizia. Nato a Brescia nel 1826, morirà a Maderno nel 1903. La Villa fu ultimata nel 1893 e l’architetto fu Antonio Tagliaferri, uomo colto e attento alle tendenze del momento. Tagliaferri dopo un lunghissimo iter ideativo propose per questa dimora diverse possibilità stilistiche tra il medievale, il quattrocentesco e il pompeiano. Zanardelli scelse il progetto di una villa dalla sobria definizione cinquecentesca, di una eleganza borghese non eccessiva. E’ bene sottolineare che in questo caso si trattava di una costruzione ex-novo, non di un restauro. L’architetto curò ogni minimo dettaglio costruttivo, compresi il vasto parco e la struttura della limonaia.
Gli ambienti interni
La distribuzione degli ambienti interni è estremamente semplice. La visita al piano terreno inizia dal vestibolo d’ingresso (in cui è mantenuto l’originario rivestimento in legno) . La bella Sala da pranzo è decorata da Ettore Ximenes e Carlo Banali con un soffitto a trompe l’oeil nel quale compare al centro, sul fondo del cielo, una rete da uccellagione (con riferimento ad una delle maggiori passioni dei bresciani, la caccia), la balaustra perimetrale vede l’affacciarsi di tre fidati collaboratori di Giuseppe Zanardelli: Federico Bragozzi, Giovanni Giustini e paolo Aureggi. Le pareti della stanza ripropongono l’effetto illusionistico mediante la collocazione di piatti in maiolica e quadri appesi, che raffigurano paesi cari al proprietario, come Gardone Valtrompia. Si segnala in particolare il riquadro dedicato a Carcina nel quale è rappresentata la visita del re Umberto I alla stabilimento dei Glisenti alla presenza di Zanardelli, di Francesco Glisenti e della figlia Maria, in seguito divenuta moglie di Ugo Da Como.
La terrazza e la torretta
Degna di nota è la snella terrazza a lago costruita in ferro, che permette un affaccio sia dagli ambienti del piano terreno che da quelli del primo piano. In questa occasione eccezionale è possibile raggiungere la cima della torretta belvedere che domina l paesaggio del lago di Garda, particolarmente amato dal ministro Zanardelli.
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La villa vista dal lago |
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Particolare della villa |
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La torretta |
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La statua all'ingresso |
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Particolare del giardino |
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Il panorama |
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In occasione della giornata del Fai è stato possibile visitare la villa, presentazione di Stefano Lusardi |
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