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Il comportamento alimentare
Sono le 7.00, suona la sveglia e Tom, acciambellato ai nostri piedi sopra la coperta del letto, si stiracchia accendendo il motorino delle fusa. Indugiamo qualche istante allungando un piede per sentire il tepore dell'impronta lasciata dal suo corpo mentre lui è già davanti alla ciotola del cibo. Ci raggiunge in bagno iniziando la sua danza di persuasione con miagolii e struscii vari. Finalmente lo nutriamo anche se, a dir il vero, qualche crocchetta è rimasta sul fondo dalla sera prima. Lui si butta con avidità sull'enorme piramide che gli abbiamo edificato ma, dopo qualche istante, ritorna alla carica con fusa, miagolii e danze fra le caviglie. E noi non capiamo il perché!
Il gatto è un predatore
Il gatto è un predatore e il suo comportamento alimentare differisce nettamente da quello del cane. Non gli piacciono le cose facili infatti, in natura, preferisce procurarsi il cibo cacciando piccole prede come ad esempio topi e uccellini. Tutto questo si riflette sull'assunzione del cibo che noi gli offriamo.
Non riempire la ciotola
Quando il nostro micio vuole mangiare non è corretto riempire all'inverosimle la sua ciotola di crocchette o bocconcini perché dopo alcuni minuti tornerà comunque a mendicare anche se il pasto non è stato del tutto consumato. Le crocchette ma soprattutto i bocconcini umidi rimanendo a lungo all'aperto si deteriorano: è soprattutto la componente grassa che irrancidisce rendendo l'alimento poco appetibile e comunque non salubre.
Il gatto è uno "sbocconcellatore"
Il gatto può essere definito uno "sbocconcellatore" perché tende ad assumere numerosi piccoli pasti nell'arco dell'intera giornata: in media da quindici a venti pasti giornalieri. Per sfogare l'istinto predatorio del nostro felino la razione totale deve essere quindi suddivisa: è sufficiente offrirgli una manciata di crocchette che puntualmente lui ci richiederà dopo poco tempo. Ovviamente frazionare l'alimentazione durante tutto l'arco della giornata non è cosa facile. Così possiamo somministrare due o tre piccoli pasti mentre facciamo colazione e poi durante il pranzo e così la sera quando siamo in casa. Attenzione a calcolare la razione totale e a suddividerla per non correre il rischio di sovralimentare il gatto.
Il gatto beve dove più gli piace
Il gatto esprime il suo tipico comportamento alimentare anche durante l'abbeverata: la ciotola dell'acqua non deve quindi essere posizionata accanto a quella del cibo ma in un'altra stanza, oppure su un piano diverso (per esempio un tavolino da salotto). Molti gatti si abbeverano nella vasca del pesce rosso o delle tartarughe oppure in bagno quando si apre l'acqua del bidet, pur avendo a disposizione l'acqua accanto al cibo.
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un articolo del Dott. Perini Davide |
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