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Camelia Sinensis, la pianta del tè
Gli italiani lo devono classico. Anche se il verde è di moda. Forte e irrinunciabile il tè regala alla colazione del mattino un tocco anglosassone; nel rito pomeridiano concede un’atmosfera tutta orientale; durante la giornata sorseggiare tè verde è alla moda. Camelia Sinensis è la pianta del tè, la lavorazione delle sue foglie da risultati di sapore e di colore molto diversi. Quello nero e quello verde derivano dalla stessa pianta, ma le lavorazioni sono diverse. Un buon tè dipende da molti fattori: il metodo di lavorazione, l’altitudine ( le piante più aromatiche crescono fra 1200 e i 2000 metri), la tipologia di foglia che si seleziona, tanto più la foglia è alta e giovane, tanto migliore sarà la bevanda.
Il tè nero e il tè verde
Sono due le grandi “famiglie” di tè e si riconoscono facilmente per il colore, anche in tazza. Il tè nero è il più venduto in Inghilterra, la qualità varia a seconda delle zone di raccolta, in tutte le produzioni sono previste quattro fasi: l’appassimento, l’arrotolamento, la fermetazionee l’essicazione, il sapore è forte, mentre quello verde non subisce o quasi questo tipo di lavorazione. Ancora più simili alle foglie allo stato naturale, i tè bianchi e gialli, che si conservano per breve tempo. Bastano le diverse procedure di preparazione e di coltivazione per dare vita a mille bevande diverse; anche perché le varie qualità di tè possono essere vendute già miscelate o aromatizzate: un classico il tè al gelsomino dei ristoranti cinesi e l’Earl Grey al bergamotto. E poi latte o limone? Il tè verde andrebbe bevuto puro, senza zucchero; con quello nero è questione di gusti. In Francia è di moda “correggerlo” con un po’ di rum.
Anche il tè nero contiene antiossidanti
La moda alimentare scommette sul tè verde. Il tè (sia il nero sia il verde) è una fonte naturale di flavonoide, dal grande potere antiossidante, capaci di proteggere le cellulee i tessuti dall’azione dei radicali liberi. La tipologia di flavonoidi varia a seconda del tè, ma non è certo che esista una netta differenza fra i benefici del tè nero e di quello verde. I presunti benefici poi si avrebbero bevendo molto tè, dalle 3 alle 10 tazze al giorno. Attenzione però: anche il tè contiene caffeina e tre tazze di questa bevanda corrispondono a circa una tazzina di caffè.
Tè a regola d'arte
Per preparare un tè da intenditori è necessario seguire alcune regole: scaldare la teiera con acqua bollente, poi svuotatela e mettere un cucchiaio di tè ogni tazza più uno portare a bollore dell’acqua il più possibile pura e poco calcarea e fatela raffreddare leggermente prima di versarla nella teiera; mescolate e lasciate in infusione 3-5 minuti (a seconda del tipo di tè) Filtrate il tè con un colino, riempite le tazze per metà, quindi aggiungete la bevanda rimasta La teiera deve esser preferibilmente di terracotta o di porcellana; la tazza ideale è sottile e larga, per poter assaporare al meglio il profumo; e con l’interno chiaro per poter apprezzare il colore.
I tè più bevuti nel mondo
In Italia i tè più bevuti sono quelli neri, sulla scia della tradizione inglese. Ma dalla Cina e dal Giappone sono arrivati quelli verdi; e c’è da scommettere che presto saranno di moda anche i bianchi e gli oolong. Fra i tè verdi (poco fermentati) abbastanza conosciuto anche da noi è il Gunpowder, chiamato così perché le foglie arrotolate ricordano la polvere da sparo ( il sapore è leggermente amaro e diventa più dolce sulla lingua): ottimo per accompagnare i cibi. Il Matcha, protagonista in Giappone della cerimonia del tè, è in polvere, e richiede una preparazione tutta particolare. Nei tè bianchi (Flowery White Pekoe e China White) le foglie non subiscono quasi lavorazione, e il risultato è una bevanda leggera e fragrante. Gli Oolong (Fanciest Formosa Oolong, Tung Ting e Iron Goddess of Mercy) sono parzialmente fermentati, e uniscono la forza dei tè neri con la freschezza di quelli verdi. Spesso sono serviti nei ristoranti cinesi.
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Tra varie dicerie ed effetti benefici ecco cosa pretendere da una tazza di tè |
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