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Che cos'è l'ipertensione
E’ una condizione caratterizzata da un aumento della pressione nei vasi sanguigni che necessita di una terapia prolungata nel tempo. Può rimanere silente per un lungo periodo e, spesso, viene rilevata in modo causale. Quando non è trattata per anni – solo il 25% di chi ne soffre si cura adeguatamente, può provocare danni cardiaci e vascolari che possono portare ad ictus celebrale emorragico, insufficiente cardiaca, infarto cardiaco, trombosi cerebrale e insufficienza renale. Le conseguenze possono essere prevenute da un regime terapeutico regolare.
Quanti ne soffrono?
In Italia gli ipertesi sono circa 15 milioni. Di questi, solo il 50% sa di esserlo e solo il 25% si cura. Le cause nella quasi totalità dei pazienti sono sconosciute per il 95% dei casi. Questa condizione è definita “ipertensione essenziale”: può derivare da molti fattori, alcuni dei quali anche non direttamente collegati all’aumento della pressione arteriosa. Questi fattori sono: influenza genetica; comportamento dietetico (soprattutto l’aumento di peso, ma anche una eccessiva assunzione di sale, grassi e alcool) o l’abitudine al fumo; attività fisica ridotta; squilibri ormonali. E’ accertato che uno di questi fattori, o una loro combinazione, possono avere come conseguenza la riduzione del calibro delle arterie, l’aumentata quantità di sangue in circolo o l’aumento della frequenza cardiaca: questi tre effetti possono determinare un aumento della pressione arteriosa.
Valori
La situazione ottimale si registra quando la massima, ovvero la sistolica, è inferiore a 120 e la minima, la diastolica, è inferiore a 80 mmHg. La situazione normale prevede 80-84 di minima e 120-129 di massima; la normale-alta si attesta sui valori 85-89 e 130-139. Poi diventa patologia: lieve se si hanno valori pari a 90-99 e 140-159; moderata con 100-109 di minima e 160-179 di massima; severa se i valori sono superiori ai 110 di minima e ai 180 di massima. Si parla di ipertensione arteriosa quando i valori pressori misurati più volte nella stessa visita e in visite successive sono uguali o superiori a 140/90.
Sintomi
Nelle forme lievi o moderate non ci sono sintomi specifici. Raramente si presenta una sintomatologia non specifica, come una modesta cefalea, un certo senso di disorientamento oppure vertigini, peraltro presenti anche quando c’è un brusco abbassamento della pressione. Se la pressione aumenta improvvisamente si possono avvertire cefalea, cardiopalmo, palpitazioni,sudorazione fredda e una intensa vasocostrizione. Si è visto che i pazienti con pressione arteriosa più bassa presentavano un indice di benessere generale più elevato rispetto agli ipertesi.
Rimedi
La prevenzione primaria (ovvero, quando una persona ha ancora valori normali) si effettua attraverso una corretta alimentazione, attività fisica regolare di tipo dinamico (nuoto o corsa), prevenzione dell’obesità. Se una persona è ipertesa, oltre allo stile di vita, deve assumere farmaci anti-ipertensivi.
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Prima dei farmaci, che devono essere assunti per tutta la vita, la malattia si può correggere con la dieta e con attività fisica. |
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