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Ecco le regole
Dategli meno. Hanno troppo,non c’è dubbio. Il consumismo fa scomparire il desiderio e apre le porte alla noia. Quella che conta è l’intensità, non la quantità di tempo passato con i bambini. I primi venti minuti del rientro a casa dal lavoro sono fondamentali. Devono essere dedicati al colloquio e alle coccole. E non certo a chiedere dei compiti o dei risultati I giochi più educativi sono quelli che passano attraverso la fantasia della madre e le mani del padre: bastano due pezzi di legno, ma i genitori ormai non sanno più inventare. Dai tre ai cinque anni è bene avviare i bimbi ai lavoretti a casa, assieme ai genitori. Un po’ più grandi è utile che sappiano stirare con un piccolo ferro o attaccare un bottone. Sport. Prima di tutto deve essere lui a desiderarlo. Meglio se lo si fa in gruppo, facendo capire che agonismo significa emergere con fatica e non diventare campioni.Ottime due e tre ore di palestra alla settimana. Poca competizione, grande beneficio fisico. Va incoraggiata la cultura artistica abituandoli al bello. Teatro, musica,arti visive creano il desiderio di migliorare. I soldi spesi per la cultura sono quelli che rendono di più.
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I consigli di un grande esperto |
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