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Salute > La medicina naturale  
   
Il Mirtillo  - Salute > La medicina naturale
 
 

Il Mirtillo

 
     
 

Tipico frutto del sottobosco

 
     

  Un farmaco a tutti gli effetti
     
  Sulle Alpi e sull’Appennino
     
  I succo e gli estratti
     
  La retinopatia diabetica
     
  Azione antiradicalica
     
  Azione antidiarroica e anticistitica
     
  Disturbi circolatori
     

 
 

Un farmaco a tutti gli effetti

Il Mirtillo è probabilmente, come aglio e cavolo, un farmaco a tutti gli effetti. Recentemente i ricercatori hanno dimostrato il grande potere del mirtillo nella prevenzione di gravi malattie vascolari quali ictus e infarto.
Da secoli il mirtillo è usato per curare diarree infantili e altre serie patologie;ma è stato dimostrato che alcune molecole del mirtillo, chiamate antocianine , sono capaci di migliorare la sensibilità della retina oculare. Le antocianine del mirtillo rinforzano la parete dei vasi capillari e venosi impedendo così la fuoriuscita di proteine e di liquido nei tessuti, favorendo la riduzione delle rotture capillari. Le antocianine sono capaci di inibire l’attività di alcuni enzimi che distruggono il collageno e i tessuti elastici.

Sulle Alpi e sull’Appennino

Il mirtillo generalmente crescono nelle zone montane;  nelle Alpi e nell’Appennino. Queste piccole bacche (che si raccolgono in piena maturità in Agosto) sono dotate di un enorme quantitativo di sostanze antiossidanti e quindi molte proprietà medicinali . Infatti contengono acidi organici, minerali, tannini,pectina e vitamine A, C, e, seppure in quantità minore, la vitamina B. Si ritiene che il mirtillo abbia proprietà astringenti, antistaminiche, antimicrobiche e antidiarroiche; addirittura possa ritardare il naturale processo di invecchiamento.

I succo e gli estratti

Il succo fresco di mirtillo e i suoi estratti esercitano un’azione antisettica sugli organismi urinari come la vescica e l’uretra, molti medici prescrivono l’estratto secco di mirtillo contro le infezioni urinarie. Alle donne che soffrono di cistite i fitoterapici consigliano l’assunzione di mirtilli per circa tre mesi per prevenire la ricaduta. Un gruppo di ricerca canadese ha scoperto che il succo di mirtillo può combattere il colesterolo troppo elevato.

La retinopatia diabetica

Studi clinici rigorosi dimostrano che le anticianine  del Mirtillo riducono i danni ai capillari della retina in modo statisticamente significativo in pazienti che soffrono di retinopatia  Ricerche effettuate su soggetti adulti diabetici hanno dimostrato che la somministrazione per bocca di 300 mg al giorno di estratto secco titolato di mirtillo provoca una significativa riduzione della sintesi del connettivo e del tessuto fibroso in genere. Siccome una delle cause principali della retinopatia diabetica è l'aumentata produzione di connettivo, gli antocianosidi possono essere utili per prevenire la retinopatia diabetica.

Azione antiradicalica

Le  antocianine del mirtillo inibiscono i radicali liberi, essendo in grado di intrappolare quasi tutte le specie radicaliche conosciute. Studi in laboratorio effettuati recentemente hanno dimostrato che l'estratto secco di mirtillo alle dosi indicate  è in grado di ridurre notevolmente l'ossidazione delle LDL indotta dal rame. E’ ormai noto che è proprio l’ossidazione delle particelle di colesterolo LDL la causa fondamentale della formazione delle placche aterosclerotiche nella parete dei vasi sanguigni.

Azione antidiarroica e anticistitica

Recentemente si è scoperto che le antocianine del mirtillo inibiscono l'adesione dei colibacilli alla parete dell'intestino e della vescica, fornendo così una spiegazione al loro uso come antidiarroici e disinfettanti urinari.
Tutti gli studi concordano nel dire che il mirtillo  non ha azione antibatterica sua propria, ma è solamente in grado di ostacolare l’adesione dei germi alla vescica. Un altro studio ha dimostrato che il mirtillo non solo è in grado di ridurre l'adesione dei batteri alle cellule vescicali ma è anche capace di provocare il distacco di circa il 70% dei batteri già precedentemente attaccati alle cellule vescicali.

Disturbi circolatori

Considerato tutto ciò si può dire che questa pianta è particolarmente indicata nel trattamento dei disturbi circolatori specie di origine venosa e in tutti i casi di fragilità capillare, in particolare a carico della retina. E' anche utile nel trattamento delle coliche dolorose addominali, della diarrea e delle cistiti.


 

 

Ha origini antichissime e viene utilizzato per curare diverse patologie.

     
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