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Non solo calorie
E’ meglio il pane integrale o il pane bianco? Lo zucchero di canna o quello raffinato? Oggi per fare una dieta non basta conoscere le calorie si deve tener conto dell’indice glicemico degli alimenti. Scoprire qual è l’IG di un cibo uno è facile, esistono tabelle, ma lo stesso prodotto varie in base al metodo di cottura. L'indice glicemico (IG) misura la velocità di digestione e assorbimento dei cibi contenenti carboidrati e il loro conseguente effetto sulla glicemia, cioè sui livelli di glucosio nel sangue. Un cibo con un punteggio dell'IG alto produce un grande picco momentaneo di glucosio dopo il suo consumo. Al contrario, un alimento con un basso indice glicemico provoca un'elevazione del glucosio nel sangue più lento e sostenuto. Secondo i più recenti studi in fatto di alimentazione, l’indice glicemico influenza non solo l’accumulo di grasso ma anche la salute in generale. Pasta, riso e pane sono parte integrante delle diete sane, ma, a parità di quantità e di calorie, non hanno sull’organismo lo stesso effetto, poiché alzano in modo diverso la glicemia, cioè la quantità di zuccheri nel sangue. Più rapido è il picco di glicemia, più facilmente il cibo si trasforma in grasso.
Il nostro organismo
Tutti i cibi che mangiamo vengono digeriti e trasformati in elementi più semplici: proteine, grassi e zuccheri, il principale dei quali è il glucosio. Quest’ultimo è la benzina con cui lavorano muscoli e cervello e l’organismo lo accumula nel fegato per i momenti di necessità. Per consumere questo “zucchero” deve intervenire un ormone: l’insulina che metabolizza gli zuccheri e nutre le nostre cellule. Senza questo ormone il glucosio rimane nel sangue e provoca danni agli organi, come avviene per i diabetici che non producono questo ormone e devono iniettarsi insulina.
Un menù anticancro
Contrariamente a quanto si pensa, non serve consumere zucchero puro per aumentare la glicemia: aumenta anche quando mangiamo pasta o riso che sono carboidrati complessi. Evitare picchi glicemici e quindi un rilascio improvviso di insulina nel sangue aiuta a perdere peso e non solo: i cibi a basso indice glicemico, oltre ad evitare l’accumulo di peso, contribuisco a prevenire l’insorgenza di malattie come il cancro. Lo dicono i ricercatori dell’Istituto nazionale dei Tumori di Milano. Nel menù anticancro i ricercatori hanno messo a punto alcuni suggerimenti: bandire zuccheri semplici e raffinati (zucchero bianco) a favore di malto o melassa. La quantità massima di zucchero presente nel sangue dopo un pasto sarà più bassa se si consumano carboidrati ricchi di fibre al posto di quelli raffinati, ecco perché è meglio la pasta integrale, o i cereali interi invece che i fiocchi di cereali. Mangiando cibo con indice glicemico basso, senza ridurre la quantità, il grasso corporeo si accumula lo stesso ma diventa meno difficile da smaltire. Quindi niente cuscinetti inattaccabili.
Il segreto
Il segreto, se di segreto si può parlare, è la varietà dei cibi e la riduzione delle quantità, combinate alla scelta di alimenti a basso indice glicemico, il riso per esempio è ad alto IG, ma combinato con le verdure ne abbassa l’IG. Altri alimenti con un IG relativamente basso sono: la pasta e fagioli o il riso e lenticchie; tutte ricette della dieta mediterranea. Per alimenti ad alto indice glicemico si intende: zucchero, cereali raffinati (riso soffiato, patatine in sacchetto, wafer, corn flakes) dolci e torte, bevande zuccherate, alimenti contenenti zucchero o sciroppo di glucosio. Alimenti con IG medio-alto: pane bianco, biscotti, uva passa, alcuni vegetali (carota, melone, zucca, banana). Alimenti con IG basso: frutta e verdura (tranne le eccezioni, indicate sopra), latticini (yogurt, latte), maltosio, cereali integrali (avena, orzo) e pasta al dente.
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Per dimagrire non basta più fare il conto delle calorie. Una dieta corretta deve tener conto del fattore IG (Indice glicemico), il responsabile dei chili di troppo. |
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